Lo scorso venerdì 10 luglio 2020 il sito di Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha subito un duro attacco informatico da parte di alcuni hacker e per questo si è pensato immediatamente che i dati presenti all’interno del sito potessero essere a rischio. Nonostante questo, sembra che la situazione si sia piano piano risolta.
Sono stati giorni molto duri e difficili per Enac in seguito al duro attacco informatico subito nei giorni scorsi. Per quasi una settimana, infatti, il sito principale è andato letteralmente in tilt e agli utenti non è stato possibile accedere in nessun modo ai vari servizi presenti. Si dice che questo attacco hacker sia di tipo ransomeware, cioè un malware che dopo aver infettato la preda limita l’utilizzo di quest’ultima e richiede un riscatto per rimuovere questa limitazione. Una delle cose più preoccupanti di questo attacco hacker riguarda ovviamente i dati presenti sul sito.
L’Ente ha comunque avviato subito diverse misure di ripristino e ora sembra che la situazione sia tornata più o meno alla normalità. Al momento, infatti, il sito dell’Ente sembra funzionare. Per quanto riguarda i dati, l’Enac ha da subito dichiarato che i dati presenti sul sito non sono stati sottratti. Oltre a questo, l’Ente ha tenuto a sottolineare che questi dati sono comunque salvaguardati per mezzo di un sistema di backup.
Insomma, sono stati senz’altro giorni molto difficili per l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile a causa di questo attacco hacker. A peggiorare ancora di più la situazione è inoltre arrivata una denuncia da parte di Gianluigi Cimmino, il CEO di i Pianoforte Holding (una società che comprende aziende come Yamamay e Carpisa). Secondo quanto dichiarato da quest’ultimo, la decisione di Enac di vietare l’imbarco di trolley sugli aerei avrebbe gravemente danneggiato le sue aziende che producono proprio questa tipologia di prodotto.