L’Italia a seguito dell’emergenza Coronavirus sta attraversando un importante periodo di transizione a livello economico finanziario, infatti sia lo Stato che la popolazione hanno bisogno di un periodo di respiro fiscale a causa del blocco della macchina produttiva del paese che si è protratto per tutta la durante del lockdown.
Ovviamente lo stato sta passando al vaglio numerose proposte, da quella legata al condono fiscale per stimolare il ritorno di capitali nel paese, a una decisamente più retrograda che si basa sulla tanto famosa tassa patrimoniale.
Si tratta di una tassazione adoperata in passato e ritenuta da molti utile per arginare le differenze socio economiche presenti tra “ricchi e poveri”, una formula però decisamente antica e che si è dimostrata negli anni inadeguata alla scopo.
Con molta probabilità la tassa patrimoniale non arriverà a tormentare il vostro conto corrente, dal momento che oltre a trattarsi di una formula decisamente antiquata per essere applicata nel 2020, risulterebbe anche inutile o comunque ingiusta, dal momento che sono presenti altre tassazioni simili, ad esempio l’IMU, che altro non è che una tipologia di tassa patrimonaile.
Come se non bastasse, la reintroduzione di tale tassa, invece di rinvigorire la casse dello stato, potrebbe ottenere l’effetto contrario, dal momento che la notizia di una tassazione sul patrimonio potrebbe molto probabilmente spingere i titolari di importanti capitali a spostarli verso paradisi fiscali, una vera e propria fuga di cui l’Italia certamente non ha bisogno.
Quindi in parole povere state tranquilli, la patrimoniale non tornerà, i vostri conti non hanno nulla da temere.