Una delle variabili che gli operatori TIM, Vodafone e WindTre condividono sono i cosiddetti VAS (servizi a valore aggiunto) che si attivano richiedendo periodicamente un canone su base settimanale o mensile da diverse decine di euro. Potrebbe trattarsi di componenti come suonerie, musica, oroscopo, meteo, consigli in cucina e molto altro ancora. Spesso non servono in quanto sostituibili tramite una semplice ricerca web su siti Internet gratuiti. Eppure ci sono per questi gestori, tanto che ultimamente è scoppiato il caso WindTre che dopo il parere di Adiconsum ha deciso di seguire le orme di concorrenti come Iliad ed altri MVNO famosi. Ecco le ultime novità.
Iliad ma anche Kena, ho. mobile, 1Mobile ed altri prevedono il blocco automatico dei VAS
già dalla prima attivazione. Opzione non presente con gli operatori reali tradizionali che, ad eccezione di Iliad Italia, condividono la presenza do opzioni in abbonamento.L’Associazione Difesa Consumatori è favorevole alla proposta arrivata da WINDTRE di inserire il blocco di default e chiede anche agli altri operatori di procedere in tal senso.
“Adiconsum condivide la decisione di WindTre di escludere in automatico l’accesso ai servizi a valore aggiunto e di renderlo accessibile solo dietro richiesta del consumatore con il rilascio di un apposito PIN. Questa è da sempre una battaglia di Adiconsum e delle altre associazioni dei consumatori. Solo escludendo in maniera automatica i cosiddetti servizi a sovrapprezzo che interessarono anni fa migliaia di utenti della telefonia fissa, infatti, si riuscirono a sradicare pratiche commerciali scorrette. E’ arrivato il momento che ciò si realizzi anche per la telefonia mobile”.
Ad AGCOM, tra l’altro, si richiede un pronto intervento per la creazione di una soluzione di barring standard per i servizi non richiesti. Vedremo come finirà nel corso dei prossimi giorni.