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Truffa sul web: è successo ai clienti di diverse banche italiane

Esistono moltissime truffe che girano sul web. che si tratti di phishing, o di smishing e quant’altro, il risultato finale non cambia. Per questa ragione, è un bene saperequali sono i metodi più noti di truffa del momento, in modo tale da potersi difendere qualora venissero presi di mira da malintenzionati di vario genere. Può accadere talvolta, che queste truffe comincino con un semplice messaggio proveniente da una qualsiasi delle banche italiane, ma che in realtà non è altro che un falso. Gli utenti che si lasciano ingannare da questi messaggi, rischiano poi che gli si svuoti il conto corrente. Ecco in che modo funziona.

Truffe bancarie, qual è il metodo più conosciuto e come difendersi

Le banche a cui questo problema capita, sono tante e piuttosto diverse tra loro, non ne esiste una in particolare a cui può capitare più che alle altre. Inoltre, quando una cosa del genere accade, la banca in questione non ha nessun genere di responsabilità in merito alla faccenda. Ad ogni modo, se doveste ricevere un messaggio di posta elettronica con l’oggetto intitolato Aggiornamento dei dati RGPD, state in allerta. Il testo del messaggio è il seguente:

Durante il 2018 e il 2019, abbiamo lavorato costantemente per aggiornare i nostri processi e la nostra sicurezza in modo da essere conformi al regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD), la nuova legge europea in materia di protezione dei dati che entrerà in vigore il 17 gennaio 2020. In questo contesto, abbiamo aggiornato la nostra informativa sulla privacy per dare maggiori informazioni sul modo in cui trattiamo i tuoi dati personali.

Su questo messaggio, sarà anche presente un link che sarete esortati a cliccare. Se lo farete, avrete l’impressione di essere sulla pagina ufficiale dalla vostra banca, ma non è davvero così. Si tratta di una fedele riproduzione, riprodortta dagli hacker che cercano di derubarvi. Tutto questo serve a spingervi a condividere su questa pagina i vostri dati personali e, una volta fatto, a quel punto le vostre password di accesso entreranno in possesso di questi malintenzionati e potrebbero realmente svuotare il conto. Ricordatevi sempre che nessuna banca, azienda o ente pubblico potrebbe mai chiedervi di condividere i vostri dati personali tramitela semplice e-mail di posta elettronica.

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Pubblicato da
Gilda Fabiano