Questo è ciò che si verifica in questo momento ma già da Giugno 2020 è stato avviato il piano di aggiornamento nazionale che entro un biennio estrometterà i vecchi canali per lasciare tutta la scena ai canali HD del Digitale Terrestre 2.0. Tanti vantaggi ma altrettanti cambiamenti con nuovi acquisti richiesti agli utenti che desiderano continuare a vedere tutto dal proprio televisore. Ecco cosa bisogna fare.
Non serve nessun intervento tecnico a pagamento. A cambiare sono frequenze e codec che con l’avvento della nuova versione unificata garantiranno un segnale con qualità elevata.
L’unico requisito è quello del decoder DVB T2 che chiunque può installare in pochi minuti collegando l’apparecchio all’antenna preesistente. Lo possiamo avere in formato periferico (collegando tutto tramite SCART o presa HDMI se prevista) oppure integrato nel televisore per modelli prodotti dopo il 1 Gennaio 2017. In questo ultimo caso la compatibilità è diretta e non ci troveremo con cavi penzolanti in salotto. Nella seconda ipotesi, invece, si entra nel contesto dei vecchi televisori che possono comunque rendersi compatibili grazie al decoder Gratis che il MISE offre a tutti gli italiani che autocertificano il reddito al negozio al momento dell’acquisto.
Collegando il componente al vecchio televisore il segnale viene ricevuto in alta definizione senza necessità di cambiare cavo o antenna.