Chernobyl. Titola così una recente docu-serie trasmessa da Sky ed HBO in cui si è esposta una ricostruzione fedele dei fatti avvenuti nell’Aprile 1986. Nell’occasione il reattore 4 della centrale nucleare posta al confine tra Ucraina e Bielorussia è imploso rilasciando nell’atmosfera un cumulo di gas tossici e sostanze radioattive deleterie che si sono estesi fino al vicino Centro Europa.
Testimonianze, ispezioni ed indagini hanno delineato il confine di un disastro senza precedenti che dopo recenti analisi pare si sia esteso anche in Italia. Qui, nelle zone della fascia settentrionale, si sono concentrate alcune scorie potenzialmente pericolose. Per fortuna la concentrazione non è nociva e rientra entro i parametri consigliati di sicurezza. Gli esperti, al riguardo, rassicurano dicendo:
“Si tratta di concentrazioni che non hanno alcun effetto dannoso su ambiente e popolazione, ma è importante conoscerle”.
Chernobyl: le radiazioni arrivano fino in Italia
Alsazia, Francia orientale e Germania meridionale fanno parte della zona di contatto Chernobyl insieme all’Italia. A decenni di distanza esperti ricercatori come Katrin Meusburger, dell’università svizzera di Basilea, individuano nuove tracce e commentano annunciando:
“Sapere come varia sulla crosta terrestre il livello di radioattività è sempre importante anche per vedere differenze dovute a eventuali incidenti nucleari. Bisogna sapere quali sono le zone dove ci sono più elevate concentrazioni di radionuclidi è importante – ha aggiunto – per gli effetti sul ciclo vitale degli esseri umani. In quelle aree potremmo non coltivare o non far pascolare, ma questo problema riguarda solo l’area di Chernobyl”.
Secondo il parere dell’eminente Istituto francese di radioprotezione (Irsn) le possibili ricadute sono approssimate all’1%, per un dato che lascia ben sperare dopo l’analisi di 160 campioni provenienti dalla banca europea del campione di suolo. I rilevamenti sono ulteriormente migliorati rispetto alle precedenti mappe di riferimento. Il nuovo metodo di calcolo fornisce ulteriori dettagli sul livelli di cesio e plutonio.