Possiamo considerare il reddito di cittadinanza una Specie di social card con cui si possono pagare le bollette, l’affitto o il mutuo e acquistare beni e servizi: il suo importo oscilla tra i 40 euro al mese e un massimo di 1.536 euro. Se qualcuno viene scoperto a barare sulle condizioni per tenere il sussidio con false dichiarazioni, può essere condannato fino a 6 anni di carcere.
I beneficiari del sussidio, non hanno nessuna possibilità di rimanere in panciolle a non fare niente. Sono previste infatti, delle attività obbligatorie da svolgere per il proprio comune, oltre ad attività di formazione, riqualificazione e ricerca attiva del lavoro. Percepire questo reddito, non equivale a riposarsi e venire pagati. Questo decreto, che stabilisce delle regole molto ferree per ottenere il reddito di cittadinanza per il nuovo sussidio, è recentemente è stato convertito in legge.
Questo momento, il sussidio è indirizzato a due fasce di destinatari: disabili gravi e gli over 67. Nel secondo caso, sono comprese le famiglie con soli over 67 e a cui spetta la pensione minima di cittadinanza. Possiamo considerarla un’integrazione indiretta per chi percepisce redditi o pensioni al di sotto della soglia di povertà. La fascia di persone che invece si trova in età lavorativa, può cioè avere il reddito di cittadinanza vero e proprio. Quest’ultimi però, hanno l’obbligo di una ricerca assidua di un’occupazione.
Tra le cose obbligatorie che questo percorso include, vi è la frequenza di corsi di formazione e orientamento e di 8 ore di lavoro in favore del proprio Comune di residenza. Sostanzialmente chi percepisce il reddito di cittadinanza Deve lavorare sodo, tanto quanto i cittadini che invece, hanno un lavoro di altro genere.