Chiudere un conto corrente prima del previsto non è un’operazione semplice per gli istituti bancari: gli stessi, infatti, fanno rientrare tale operazione nella gestione straordinaria degli atti visto la rarità con cui la stessa accade. Possibile sotto due punti di vista, dunque, la chiusura anticipata e forzata del contratto bancario deve essere sempre giustificata da un perché e non può avvenire se non in presenza di una vera e propria necessità.
Vista la possibilità che essa accada, dunque, sapere quando queste ipotesi sono verificabili rientra nell’interesse di ogni soggetto intestatario di un conto corrente.
La chiusura precoce del contratto bancario può avvenire, come anticipato, in due casi:
Quali sono i comportamenti che rientrano nella “giusta causa“? Tra le varie ipotesi riportiamo la possibilità in cui il soggetto non disponga di fondi sufficienti a coprire gli ordini di pagamento ossia, in altre parole, il conto in rosso per un tempo protratto e che non consente ai creditori di recuperare i loro crediti. Nella giusta causa rientrano anche:
Per conoscere, invece, le ipotesi in cui gli istituti bancari possono pignorare i conti correnti vi lasciamo questo approfondimento.