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Spesa in ritardo: scandalo per Carrefour

Ultimamente è andato tutto a rotoli anche per quanto riguarda la spesa online. A margine della pandemia tante lamentale per una imperfetta gestione delle dinamiche commerciali B2C che hanno coinvolto player del calibro di Carrefour. In particolare si è passati dalle segnalazioni dei ritardi fino all’ipotesi di truffa accreditate da un aumento sconsiderato dei prezzi per gli e-shop. Ecco che cosa è successo.

 

Scandalo spesa provoca ritardi, merce mancante e prezzi in aumento

Sembra che tante siano state le lacune di famose aziende criticate dal pubblico a causa degli slittamenti sulla consegna della merce e qualche inghippo con la finalizzazione degli ordini per i prodotti inseriti nel carrello. Nello specifico il check-out bloccato ha scatenato l’ira degli acquirenti che, merce in carrello, hanno ricevuto il messaggio di “prodotto non disponibile”. Il ritardo, per quanto segnalato con apposita notifica, è stato incessante e snervante. Senza parlare dei prezzi che sono improvvisamente lievitati per mascherine, guanti sterili e gel disinfettanti.

In casa GDO per Carrefour le cose non sono state migliori. Le rispettive iniziative “consegna a domicilio” si sono rivelate un’arma a doppio taglio per la reputazione dei rispettivi esercenti. Di fatto iniziative lodevoli ma pregiudicate dalla scarsità di personale e da distanze relativamente lunghe da coprire per il servizio over 65.

In definitiva non c’è stata un’organizzazione impeccabile sul piano della logistica. D’altronde proprio nessuno poteva aspettarsi un risvolto sociale così negativo. Per il futuro si conta di fare meglio a fronte di un cambio di strategia nella filiera di produzione e nelle consegne al dettaglio forti di nuove ottimizzazioni nel comparto supply chain.

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Pubblicato da
Domenico