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TikTok: ecco una nuova strategia per evitare il ban negli Stati Uniti

Come ben saprete, non è un periodo facile per il social network cinese TikTok che da qualche settimana sta combattendo contro un probabile ban da parte degli Stati Uniti.

Nonostante il Presidente Donald Trump lo ritenga un social network molto pericoloso per i propri utenti, l’azienda sta pianificando una strategia per cercare in tutti i modi di evitare questo ban. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

 

TikTok e la strategia per evitare il ban dagli Stati Uniti

TikTok promette che creerà ben 10.000 posti di lavoro negli Stati Uniti nei prossimi tre anni. L’iniziativa è stata confermata dall’ufficio stampa del social network di video brevi, che nell’ultimo periodo sta osservando un boom di utenti enormi, alla testata Axios. I nuovi posti di lavoro saranno creati in svariati settori – sviluppo, marketing, moderazione contenuti e servizio clienti – in aree come California, New York, Texas, Florida e Tennessee.

Nelle ultime settimane i problemi della piattaforma si sono moltiplicati, ha infatti attirato moltissima attenzione per i problemi di privacy. Gli Stati Uniti argomentano che il governo di Pechino potrebbe obbligare la piattaforma a compiere atti di spionaggio

, consegnandogli i dati dei suoi utenti. Vale la pena precisare che TikTok in Cina non funziona, proprio per evitare questo pericolo. TikTok e ByteDance non solo negano di averlo mai fatto e promettono di non farlo mai, ma si stanno anche adoperando attivamente per evitare eventuali censure, oscuramenti e ban.

L’azienda ha infatti avviato una massiccia campagna di assunzioni negli USA, passando nel solo anno in corso da 500 a 1.400 dipendenti e assumendo, tra gli altri, anche Kevin Mayer, un americano come Amministratore Delegato. Mayer è stato dirigente Disney per diversi anni, ultimamente come massimo responsabile della divisione streaming e fautore della nascita di Disney Plus. ByteDance, che oltre a TikTok possiede diverse altre app. Chissà se riuscirà a cavarsela.

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Pubblicato da
Veronica Boschi