Come si è potuto capire dal titolo del post c’è la nuova carta d’identità digitale. Un documento da non confondere con la versione elettronica dalla quale eredita la versatilità potenziandone gli effetti. Si tratta di una soluzione integrata a livello software che molti utenti Android ed iOS stanno scaricando gratuitamente in questi giorni per semplificarsi ulteriormente la vita.
Il naturale trend evolutivo abbandona progressivamente il cartaceo per concedersi all’utente sotto forma di bit. Forti del fatto che a partire da Marzo 2021 l’uso delle soluzioni digitali potrebbe divenire obbligatoria ci si prepara anche all’arrivo di nuovi documenti. Tra questi i più gettonati pare possano essere Passaporto, Tessera Sanitaria e Patente. C’è chi pensa che stiamo correndo troppo con la fantasia ma dopo i nuovi brevetti tutto sembra fare pensare all’esatto opposto. Scopriamo insieme le ultime novità.
La versione aggiornata e moderna della carta d’identità digitale si chiama CIE ID. Altro non è che un’app coniata dalla Zecca di Stato e supervisionata sotto il profilo della sicurezza dagli algoritmi disponibili presso il Ministero dell’Interno. Lo Stato Italiano assicura sicurezza grazie all’uso di firewall e certificati firmati ed aggiornati regolarmente con nuove firme digitali.
Proprio come Google Pay e Samsung Pay funzione con l’ausilio della connettività NFC a corto raggio. Avendo per le mani un telefono che offre tale tecnologia è possibile associare la propria carta in formato elettronico al telefono per usarla entro il range dei servizi messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione. Tutto diventa più semplice e veloce.
Oltre questo società come Apple stanno già prevedendo una soluzione per l’inclusione del Passaporto Digitale che, secondo i nuovi progetti, troverà posto in un apposito chip elettronico con protezione hardware ed accesso esclusivo. Non sono da escludere, in questo frangente, soluzioni che portino anche alla nascita della Patente Digitale e della Tessera Sanitaria Digitale per le quali, al momento, si parla a livello di mera supposizione.