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Chernobyl: ecco le ultime novità dalla città e sulle radiazioni

La città radioattiva di Chernobyl continua a spaventare l’Europa Intera. Dopo il successo ottenuto dalla documentazione-serie trasmessa su Sky in collaborazione con HBO, è stata fatta nuovamente luce sulle condizioni in cui versa attualmente la città fantasma. Per chi fosse interessato, quindi, la mini serie pubblicata da Sky racconta in ogni dettagli i fatti avvenuti nell’Aprile del 1986, mese in cui il reattore 4 della centrale nucleare implose, rilasciando nell’etere ingenti quantità di gas e scorie radioattive.

Secondo quanto affermano recenti indagini, il disastro nucleare si è esteso in tutta Europa, arrivando anche ai confini del nostro paese. Fortunatamente, però, i livelli di radiazioni non preoccupano particolarmente poiché risultano essere estremamente bassi. Esperti del settore, infatti, ci rassicurano affermando che: “Si tratta di concentrazioni che non hanno alcun effetto dannoso su ambiente e popolazione, ma è importante conoscerle”

Chernobyl: segni di radiazioni anche in Italia

L’Italia, assieme all’Alsazia, la Francia orientale e la Germania meridionale, fa parte della zona di contatto Chernobyl.

Dopo più di 30 anni dall’incidente nucleare, quindi, alcuni esperti ricercatori, tra cui anche Katrin Meusburger, hanno individuato nuove tracce di radioattività. Ecco di seguito quanto affermato:

“Sapere come varia sulla crosta terrestre il livello di radioattività è sempre importante anche per vedere differenze dovute a eventuali incidenti nucleari. Bisogna sapere quali sono le zone dove ci sono più elevate concentrazioni di radionuclidi è importante – ha aggiunto – per gli effetti sul ciclo vitale degli esseri umani. In quelle aree potremmo non coltivare o non far pascolare, ma questo problema riguarda solo l’area di Chernobyl”.

Nonostante ciò, però, a quanto pare le possibili ricadute sono inferiori all’1%, un dato quindi che fa ben sperare in tutta Europa. I rilevamenti, inoltre, risultano essere decisamente più accurati grazie ai nuovi strumenti utilizzati sul campo, come ad esempio droni con sensori LIDAR.

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio