Con l’articolo 18 della legge di bilancio del 2020, il Governo Italiano ha imposto ai cittadini italiani un limite per quanto riguarda il pagamento in contanti di 2000 euro e questo limite scenderà a 1000 euro fra circa un anno. I cittadini italiani, quindi, sono necessariamente costretti ad utilizzare altri mezzi per poter pagare una cifra superiore ai 2000 euro (come ad esempio utilizzare carte di credito o di debito). La stessa cosa, però, non vale per i cittadini stranieri che si trovano nel nostro paese, dato che per loro il limite è di ben 15 mila euro.
Per gli stranieri il limite del pagamento in contanti è di 15 mila euro
Per combattere l’evasione fiscale, il Governo Italiano ha imposto un limite al pagamento tramite contanti che, come già detto, è di 2000 euro per i cittadini italiani. Per quanto riguarda i cittadini stranieri in vacanza nel nostro territorio, però, questo limite è pari a 15 mila euro. Nello specifico, è dichiarato nell’articolo 3 del decreto legge del 2 marzo 2012 n.16 che, per tutti i cittadini stranieri non residenti in Italia che intendano acquistare beni e prestazioni di servizi legati al turismo, il limite per il pagamento in contante è di 15 mila euro.
Nonostante questo limite più elevato, però, gli stranieri che intendano pagare in contanti devono comunque seguire alcune procedure. In particolare, il cedente del bene o chi presta il servizio deve avere una fotocopia del passaporto del cessionario o del committente con una autocertificazione annessa in cui lo straniero dovrà dichiarare di non essere cittadino italiano e di non risiedere in Italia. Successivamente, il primo giorno feriale successivo a quello di effettuazione dell’operazione lo straniero deve versare il contante su un conto corrente intestato al cedente del bene o a chi presta il servizio. Infine, è necessario che lo straniero che intenda pagare in contanti si faccia identificare presso l’Agenzia delle Entrate.