Le truffe (vishing) avvenute per via telefonica sono notevolmente cresciute nel 2020. La causa è senza ombra di dubbio la quarantena dovuta al Covid-19. Quest’ultimo ha bloccato il mondo intero compresi negozi, riprese cinematografiche e attività di vario genere, ma non ha fermato i truffatori, i quali hanno proseguito la strada verso il loro obbiettivo. A confermarlo vi è la Polizia Postale dichiarando che le denunce sporte nel periodo da gennaio ad aprile son arrivate a 4’201 contro le 4’282 dell’intero 2019.
Tali dati contano esclusivamente le frodi via web e per via telematica, dunque una somma piuttosto clamorosa. Per giunta le truffe come il vishing sono difficili da riconoscere, se non si conoscono le regole fondamentali per difendersi. Inoltre esse provocano dei gravi danni al conto corrente arrivando a causare addirittura l’azzeramento del conto corrente.
Vishing: tecniche di difesa contro la truffa
La tecnica del Vishing consiste in una chiamata nella quale il malfattore si finge un operatore delle famose compagnie telefoniche o nella maggior parte dei casi, della propria banca. Egli contatta inizialmente la vittima comunicando un problema di accesso forzato, così questa, in preda al panico agirà dichiarando i propri dati personali in cerca di aiuto. E il gioco è fatto!
Per fortuna però è possibile prevenire tali attacchi vhishing con alcune semplici mosse. Ricordate sempre che nessun operatore di banca chiede telefonicamente dati sensibili come il codice PIN o il codice accesso al vostro account. Quindi quando ricevete questo tipo di chiamate la cosa migliore da fare è terminare velocemente la chiamata per poi bloccare il numero sconosciuto.