La società è la prima azienda tecnologica a impegnarsi pubblicamente a mantenere attive le sue politiche di lavoro a distanza nel 2021. L’intento è fornire al personale maggiore chiarezza su quanto tempo si lavorerà da casa. Altre compagnie, tra cui Facebook e Twitter, si sono impegnate a consentire alla maggior parte dei dipendenti di lavorare da remoto a tempo indeterminato. Nessun’altra società grande tanto quanto Google ha promesso un impegno a lungo termine di questo genere.
La decisione di Google coinvolgerà “quasi tutti”, circa 200.000 dipendenti a tempo pieno, con contratto. Sundar Pichai, amministratore delegato di Google, ha preso la decisione dopo una telefonata con i dirigenti della scorsa settimana, secondo alcune fonti.
Pichai ha quindi comunicato la decisione presa via mail ai dipendenti. La società in realtà ha iniziato ad aprire i suoi uffici i primi di luglio, ma solo per consentire un ritorno in ufficio al personale che ne aveva voglia o ne sentiva il bisogno.
L’azienda nello stesso post ha affermato che da settembre inizierà ad aumentare il numero di persone ammesse in ufficio, anche se ha ribadito che il ritorno in ufficio sarebbe “volontario almeno fino alla fine dell’anno”. Pare che questa decisione coinvolga tutte le società Alphabet, che includono Google ma anche aziende più piccole correlate all’azienda madre, ad esempio Waymo. La società “cercherà di sviluppare una maggiore flessibilità generale nel modo in cui lavoriamo”.