Proprio di recente è successo che una società di sicurezza abbia scoperto un incubatrice di app sospette accusate di controllare Facebook. Oggi abbiamo un nuovo alleato per la sicurezza. Una soluzione gratuita che ogni utente del robottino verde dovrebbe avere sempre a portata di mano. Scopriamo di cosa si tratta.
Google tenta invano di preservare l’integrità dei dati per i suoi utenti tramite il Play Protect. Non è infallibile, come ben sappiamo. Un’altro valido aiuto potrebbe sopraggiungere ad ampio raggio con Access Dots, nuovo servizio che si integra a livello di sistema per la concessione dei permessi ed il monitoraggio delle applicazioni sospette di spionaggio.
Basta installarlo dal Play Store ed una volta completato il passaggio portarsi al percorso: mpostazioni > Accessibilità
e cliccare sull’icona dell’app per attivare ed utilizzare il servizio. In questo modo il servizio risulta attivo e mostra un piccolo puntino verde nel momento in cui si registra un accesso alla videocamera. Il colore di riferimento cambia in arancione quando invece si sta usando il microfono. Il colore degli indicatori si può sempre personalizzare e si possono spostare in una posizione più comoda alle nostre personali esigenze. Non fa altro che questo, e lo fa egregiamente.Nel caso in cui il servizio rilevi app in ascolto dobbiamo indagare per conto nostro. Allo stato attuale, infatti, la piattaforma non è in grado di capire quale sia l’app che sta utilizzando videocamera e/o microfono. Basta controllare le applicazioni che stanno funzionando in background e revocare i permessi. In caso le ricerche non diano esito è probabile che si sia stati infettati da qualche tipo di virus.