Siamo giunti al 2020, ma continuano purtroppo a verificarsi dei problemi sociali come quello di cui parleremo oggi. Ci riferiamo ai continui episodi di discriminazione infondata che tutt’oggi si ripetono e che non hanno motivo di esistere. Si dice che l’amore sia fatto su misura per uomo e donna, ma chi ha scelto tali ristrettezze? L’amore è negli occhi di un bambino, di un papà che lo stringe a sé, sulle labbra di una donna o nello sguardo di un uomo, tutto il resto non conta. Ma la Turchia la pensa diversamente, difatti, sul nascere della serie televisiva drammatica Netflix in otto episodi con protagonista Özge Özpirinçci “If Only”, ha rifiutato di concedere una licenza per una ragione che ha del surreale.
Netflix: il Governo turco di difende dalle accuse
La sceneggiatrice Ece Yorenc, autrice dello script, ha dichiarato al sito turco Altyazi Fasikul: “A causa di un personaggio gay, il permesso di girare la serie non è stato concesso. Si tratta di una cosa molto spaventosa per il futuro”. Come darle torto? Peraltro la donna ha tenuto a specificare che la sceneggiatura non prevedeva la presenza di scene d’amore gay né contatti fisici tra i personaggi.
L’elemento poco chiaro è che la Turchia è sempre stata “gay-friendly”, ma da alcuni anni il governo di Recep Tayyip Erdoğan ha dimostrato una sorta di astio ne confronti del movimento LGBT.
Mahir Unal, portavoce del partito AKP al potere in Turchia, ha confermato la durezza nei confronti di Netflix e ha aggiunto: “Dobbiamo scusarci collettivamente con Netflix? Cosa vogliono da noi? Dobbiamo benedire tutto ciò che Netflix fa, trovarlo giusto e santificarlo? Non esiste un argomento in cui abbiamo il diritto di sollevare riserve?”.
Così Ilhan Tasci, membro del principale partito di opposizione della Turchia, si è schierato contro il Governo affermando: “Il Governo cerca di imporre la sua visione del mondo sulla tutta la società. Vogliono che tutta la Turchia, un paese di 83 milioni di persone, pensi come loro”.
Speriamo nel progresso mentale, non solo tecnologico.