Sulla base della nuova presa di posizione dell’Agenzia delle Entrate la situazione peggiora per gli evasori fiscali che fino ad oggi hanno potuto evitare i pagamenti. Sembra un controsenso rispetto all’ultima manovra Equitalia che ha concesso il condono fiscale con la rottamazione delle cartelle. Ecco come si intende agire.
In un periodo delicato come il nostro lo Stato non può permettersi ulteriori debiti. Il mercato delle auto è in crisi e richiede un accurato piano di incentivi. Il mondo del lavoro è sull’orlo del baratro con licenziamenti e rimodulazione negativa del personale causa distanziamento sociale. Una situazione che vede l’Italia precipitare in previsione di un PIL stimato in contrazione dal 9 al 12% su base annua. Una situazione da cui usciremo, secondo stime, soltanto nel 2022 quando si potrebbe assistere ad una sostanziale ripresa.
Sulla base di tali considerazioni il Fisco Italiano applica con rigore le nuove norme anti-evasione che consistono nel conferire maggiore incisività alle soluzioni di controllo e pagamento dei debiti insoluti. Per i clienti di Unicredit, Sanpaolo, BNL ed altre banche si configurano tempi duri.
Si stabilisce infatti che, nel caso di sospetta attività fraudolenta, la Guardia di Finanza e la Magistratura possano richiedere un estratto conto e la lista dei movimenti. Una soluzione atta ad accertare eventuali illeciti per scarsa liquidità, bancarotta fraudolenta e tasse non versate.
Per tutte le ipotesi precedenti scatta la notifica al cliente che ha tempo 60 giorni per colmare le lacune finanziarie. In caso contrario si procede come da programma con un eventuale Giudice di Pace volutamente estromesso dai processi decisionali e dalle contese. Non è data facoltà al cliente, infatti, di appellarsi ad eventuali altri diritti per termine decorso. Scatta quindi l’analisi dei conti e l’eventuale prelievo forzoso nel caso in cui vi sia saldo positivo.