Facebook, insieme ad altre grandi aziende del settore – Amazon, Google, Apple – è stata ed è ancora nel mirino dell’antitrust. Durante le indagini sono emerse svariate email. Pare che Zuckerberg abbia mandato un’email a David Ebersman, direttore finanziario di Facebook, nel febbraio 2012 per esortare all’acquisto di Instagram e Path. Ebersman all’epoca ha replicato chiedendo a Zucherberg di spiegare i motivi per cui l’acquisto di altre piattaforme sarebbe stato un vantaggio.
Da allora Facebook ha cercato di unire Instagram e la propria piattaforma, creando più collegamenti possibili tra i due servizi. L’obiettivo di Zucherberg è renderle due app in una e in futuro integrarle maggioramente anche a WhatsApp, altra app acquistata anni fa. “L’acquisto di Instagram, Path, Foursquare, ecc. ci darà un anno o più per integrare le loro dinamiche prima che qualcuno possa fare lo stesso”, questo quanto detto da Zuckerberg nell’email successiva.
L’intento è quindi integrarle le varie app tra loro come se fossero una sola e non combinarle preservandone la singolarità. Alcune email di Zuckerberg sono poi in contrasto con quanto detto in altre. “Instagram può farci del male in modo significativo“. “Ricordo il tuo post su come Instagram fosse la nostra minaccia e non Google+. Avevi sostanzialmente ragione”, ha dichiarato Zuckerberg a un dipendente di Facebook.
In seguito all’acquisto di Instagram, le tensioni tra i fondatori originali – Kevin Systrom e Mike Krieger – e Mark Zuckerberg sembravano palpabili. Quando si sono dimessi nel 2018, i due hanno dichiarato che era il momento giusto per tornare ad esplorare la loro curiosità e creatività. Un rapporto di Wired del 2019 suggerisce che Zuckerberg avrebbe preferito che gli utenti continuassero a pubblicare su Facebook. “Sono sempre stato chiaro, abbiamo percepito Instagram sia come un concorrente che come un’aggiunta per i nostri servizi”, ha replicato Zuckerberg durante un congresso.