La ricerca sui computer quantistici continua a fare passi da gigante, sta volta la scoperta riguarda la creazione di un nuovo processore quantistico. A portare avanti lo studio i ricercatori del MIT in collaborazione con i Sandia National Laboratories.
La ricerca sulla creazione di questi nuovi chip si è resa possibile grazie all’utilizzo di qubit con una base di diamanti sfruttando anche l’applicazione della fotonica quantistica, una branca dell’ottica che studia la propagazione dei fotoni. I frutti di questa ricerca potrebbero dunque portare un netto incremento del numero di qubit disponibili nei computer quantistici; l’obiettivo è passare dai 28 qubit attuali a computer con milioni di qubit disponibili.
Computer quantistici: la produzione dei super Pc
Come dichiarato da Fredrik Fatemi, ricercatore membro del progetto: “La costruzione di dispositivi quantistici su larga scala comporterà sia l’assembramento di un gran numero di qubit di alta qualità sia la creazione di circuiti affidabili per la trasmissione e la manipolazione di informazioni quantistiche tra loro“. Aggiungendo poi che i risultati ottenuti rappresentano: “Progressi eccezionali nella produzione affidabile di chip quantistici complessi“.
Questo nuovo sistema ibrido, pubblicato sulla rivista specialistica Nature, offre la possibilità di creare computer quantistici con molti più qubit della norma. Basti pensare che il Quantum Volume maggiore fino ad oggi mai raggiunto, annunciato a gennaio 2020, è di soli 28 qubit; grazie a questa nuova tecnologia invece sarà possibile creare un processore da 128 qubit. Come spiegato da un comunicato dell’esercito degli stati Uniti d’America i qubit risultano stabili e di lunga durata; inoltre la tecnica di integrazione ibrida permetta l’applicazione del miglior materiale possibile per ciascun componente.