I passi stabiliti in passato parlavamo di un blocco di circolazione
, nelle regioni di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, a partire dal 1 ottobre 2020; tuttavia, una recente videoconferenza tra gli assessori regionali all’ambiente ha confermato l’intenzione di posticipare, anche se solo di un paio di mesi, un nuovo step che obbligherebbe milioni di consumatori a cambiare completamente il mezzo.
La motivazione che ha spinto le suddette Regioni ad una simile decisione è puramente legata al lockdown, un periodo nel quale le emissioni nocive nell’aria. Gli assessori si sono comunque impegnati a cercare di compensare tale cambiamento con altre misure per ridurre le emissioni nel breve periodo, ad esempio proprio con le modifiche alle limitazioni previste nelle eventualità di sforamenti al livello massimo di PM10 e PM2.5.
La scelta è stata dettata anche dal buon senso, consapevoli che ancora in autunno saranno attive le limitazioni sui mezzi pubblici (il distanziamento sociale dimezza i posti disponibili), è stato ritenuto più che corretto cercare di non limitare anche l’utilizzo delle autovetture dei privati per lo spostamento.
Cattaneo, assessore all’ambiente della Regione Lombardia, si definisce “soddisfatto, in quanto vogliamo offrire un contributo concreto per l’equilibro di trasporto pubblico e privato nel corso della fase 3, andando incontro alle esigenze di tutti i cittadini che sono stati fortemente colpiti dalla pandemia“.