In questo 2020 Huawei si è trovata a dover gestire una grossa gatta da pelare, il ban subito dal presidente Donald Trump infatti ha avuto delle enormi ripercussioni a livello della società cinese, la quale ha improvvisamente perso la possibilità di offrire i Google Services sui propri device e di conseguenza anche il Play Store, maggiore fonte di approvvigionamento di applicazioni attualmente esistente.
Ovviamente l’azienda made in China è corsa subito ai ripari, iniziando un processo di auto elevazione atto ad offrire ai suoi clienti una soluzione, che prende corpo negli Huawei Mobile Services, in grado di non far rimpiangere i Servizi Google ma anzi di fare da competitor e convincere i propri utenti a continuare la propria esperienza Huawei.
Per poter capire a pieno perchè nasce Petal Search bisogna innanzitutto tenere a mente tutto il background descritto in precedenza, con Huawei che sta cercando di rifondare e far ripartire la propria software house ovviando all’assenza di Servizi Google, pensando soprattutto alla distribuzione di applicazioni diventata deficitaria dopo la perdita del Play Store sui vari smartphone.
La prima soluzione pensata da Huawei per questo problema prende il Nome di AppGallery, uno store proprietario dell’azienda cinese creato appositamente per offrire agli utenti una soluzione pratica, efficace e sopratutto sicura, dal momento che inizialmente gli stessi utenti dovevano procurarsi le app da siti di terze parti, correndo quindi il rischio di incappare anche in software pericolosi e magari dannosi per lo smartphone.
Ovviamente però, gli utenti sono in cerca anche di una soluzione user friendly e che permetta di sfruttare a pieno le possibilità di ogni software, cosa però che gli Huawei Mobile Services, vista la frammentazione legata ai vari metodi di distribuzione non sono ancora in grado di offrire, ecco perchè nasce dunque Petal Search, un “nuovo strumento di ricerca” che consente agli utenti di “trovare tutto ciò di cui hanno bisogno” passando da un’unica app, accentrando il tutto intorno Huawei.
Petal Search è un’app di distribuzione creata per gli utenti che non hanno molta familiarità con le soluzioni di distribuzione app alternative rispetto al Play Store, ponendosi come concreto aiuto a prendere mano con gli smartphone Huawei post ban Google
.Petal Search è anche definibile come un vero e proprio aggregatore di distribuzione di App, come se fosse un vero e proprio motore di ricerca, dal momento che Huawei ha pensato bene di depositare il marchio definendolo proprio come tale, infatti la sua esperienza si basa su un widget di ricerca che gli utenti possono direttamente cliccare nella schermata principale, per poi aprire una barra di ricerca che gli consentirà di trovare app e giochi on-line oltre alle news, da fonti affidabili.
Petal Search è stata rilasciata per tutti gli smartphone Huawei dotati dell’ultimo aggiornamento delle EMUI, che ricordiamo aver raggiunto la versione basata su Android 10, gli utenti in possesso quindi di smartphone Huawei nella maggior parte dei paesi europei, hanno ricevuto l’applicazione di ricerca e possono sfruttarla per trovare sostanzialmente di tutto, ma, come se non bastasse, proprio per velocizzarne la distribuzione e l’espansione, l’azienda di Shenzen ha deciso di rilasciarla anche come applicazione assestante, direttamente scaricabile da AppGallery in modo tale da consentire sostanzialmente a tutti di fruire della nuova piattaforma creata appositamente per coloro dotati di smartphone Huawei post-ban.
Petal Search dunque non è altro che un aggregatore e accentratore, pensato sostanzialmente per eliminare il dover passare da una moltitudine di store per procurarsi le app, magari anche non aggiornate o non funzionanti, andando quindi ad offrire una comoda soluzione in grado anche di consentire aggiornamenti delle app installate e la ricerca delle news.
Essa altro non è che l’incarnazione della necessità sia degli utenti che di Huawei di trovare una soluzione per offrire il download e l’installazione delle applicazioni nel più breve tempo possibile, unendo il tutto su un’unica piattaforma, un po’ come succedeva con il Google Play Store, cosa che ovviamente si traduce in una minore confusione nella ricerca, che invece prima sferzava gli utenti a causa del passaggio da molteplici store.
Si tratta in sostanza di una forte dimostrazione di perseveranza da parte di Huawei, la quale ha voluto offrire un punto di appoggio agli utenti nel mondo delle app, così ricco e variegato.