Gli smartphone accompagnano la vita degli utenti quotidianamente: ogni azione effettuata rimane impressa dentro questi piccoli oggetti tecnologici che oramai vengono utilizzati per ogni genere di operazione. Messaggi, telefonate, applicazioni: ogni informazione condivisa può essere ritrovata con una piccola ricerca e se il proprio compagno ha un amante… Beh, anche quello potrebbe essere trovato! Da una recente ricerca effettuata proprio in merito a questo ultimo punto è risultato che i partner che cercano informazioni o cercano di risolvere i loro dubbi sono tantissimi e il primo posto in cui vanno a vedere è proprio lo smartphone altrui.
Stando alle informazioni ricavate da Report Anstel nella sua ricerca sulla telefonia e le coppie è emerso che non ci vuole tanto impegno per costruirsi un’identità alternativa su Instagram o Facebook, una sorta di vita parallela che effettivamente numerose persone utilizzano per sfuggire ai controlli e per agire indisturbati.
Potrebbe sembrare una situazione assurda, ma in realtà questo fenomeno è molto diffuso insieme anche ad altri raggiri per evitare i controlli inaspettati da parte dei propri compagni sentimentali. Stando ad altri dati elargiti da parte dell’ordine degli avvocati, poi, le case di divorzio per messaggi ricevuti su WhatsApp è salita al 40% rendendo questa applicazione una vera e propria causa di separazione.
Insomma, gli smartphone possono essere amici fedeli ma in certe situazioni possono risultare anche un’arma a doppio taglio. Senza ombra di dubbio sarebbe meglio rimanere fedeli al proprio compagno… Così da evitare ogni possibile problematica.