Nel corso dei mesi in quarantena molti si sono interrogati in merito al sopraggiungere di questa sgradevole tassa il cui scopo sarebbe stato quello di intaccare il patrimonio di personalità fisiche, giuridiche ed aziendali. Fortunatamente l’ipotesi di una Virus Tax è stata prontamente smentita dal Ministero dell’Economia che per voce di Laura Castelli ha ridefinito il ruolo del Fisco nell’azione di pareggio fiscale.
Per quanto riguarda i rumor, quindi, si era discusso in merito ad una imposta sul reddito che avrebbe dovuto gravare non poco sulle tasche dei contribuenti più abbienti. Conti in banca, denaro in contanti ed investimenti potevano essere ispezionati e forzati ad un prelievo unificato che avesse come obiettivo il pareggio del PIL ora in contrazione del 12% e previsto in pari soltanto nel 2022.
Ma è chiara l’impronta di una bufala ora confermata da quelle che su Facebook sono state le dichiarazioni ufficiali delle fonti id maggior rilievo che, al riguardo, citano quanto segue.
“In queste ore, gira con insistenza, nelle varie chat, l’ennesima bufala. Voglio dirlo con forza, non c’è nessuna “Virus Tax”. Abbiamo chiuso un decreto con le risorse deliberate dal Parlamento, che ha autorizzato uno scostamento dei saldi di bilancio di 25 miliardi. Chiunque voglia speculare con false notizie su eventuali tasse, si metta la mano sulla coscienza. Non c’è nulla di più falso.
In un momento particolarmente delicato per il Paese, mi sento di chiedere un aiuto anche al mondo dell’informazione per isolare le fake news. Noi, maggioranza e opposizione, stiamo collaborando, più che mai, per mettere in campo tutte le misure necessarie a fronteggiare gli effetti del coronavirus, sia dal punto di vista sanitario, che da quello economico. Faremo tutto quello che serve per sostenere l’Italia e gli italiani.”