L’Italia tuttavia sembra un paese incredibilmente reticente all’utilizzo del pagamento elettronico; controprova di ciò è il terzultimo posto occupato nella classifica dei paesi europei per numero di pagamenti con Pos, a far peggio di noi solo Romania e Bulgaria, il tutto pur essendo uno dei paesi con la più alta diffusione di questo strumento.
Ad aiutare nel percorso di digitalizzazione del pagamento però è intervenuto il Covid-19. Il lockdown ha infatti portato ad un incremento del 20%
sulle transazioni elettroniche e addirittura il 170% di aumento del commercio online. Il governo ha dunque deciso di cavalcare questa piccola apertura per favorire un ridimensionamento nell’uso del contante.Oltre alle limitazioni sul tetto di contanti spendibile, ridotto a 1’999,99 euro, l’annullamento di alcune detrazioni fiscali per i metodi di pagamento non tracciabili e un credito d’imposta del 30% sui pagamenti Pos il decreto agosto potrebbe aggiungere un ulteriore incentivo. In realtà l’operazione era già in programma a gennaio, ma lo scoppio della pandemia ne ha bloccato l’avanzamento. L’idea è quella di fornire uno sconto a carico dello Stato sulle spese effettuate con metodi di pagamento tracciabili. Non sono ancora pubblici altri dettagli in merito alla manovra, ma con ogni probabilità se ne discuterà nei prossimi giorni.