Se si parla di fibra ottica si possono individuare due diverse tipologie; le reti in fibra ottica si possono dividere in FTTC e FTTH. Prima di passare alle differenze tra queste due tipologie di connessione è bene chiarire come funziona la banda larga. La banda larga non è altro che un insieme di cavi che parte dalle centrali di trasmissione, passa per i cabinati di smistamento per poi raggiungere l’abitazione.
Fino a qualche tempo fa il groviglio di cavi che compongo questa rete era composto esclusivamente dal rame; questo però rendeva la connessione soggetta a prestazioni molto variabili a seconda del clima e delle distanze da coprire. La banda ultra larga, la fibra ottica, è riuscita a ridurre in modo considerevole sia la dispersione legata a clima e temperature sia quella legata alla distanza tra i nodi.
Fibra ottica: FTTC e FTTH
A questo punto si può distinguere la rete in fibra ottica in due diverse tipologie: FTTC e FTTH.
- FTTC (Fiber To The Cabinet): l’acronimo indica una rete in cui la connessione in fibra raggiunge il cabinato; i cavi che portano la connessione dal cabinato al domicilio però sono i classici cavi in rame. Benché la connessione internet risulti comunque migliorata sarà comunque soggetta ad una minima dispersione. La connessione internet che si appoggiano a questa tecnologia possono raggiungere una velocità in download tra i 100 e i 200 Mbps.
- FTTH (Fiber To The Home): questa seconda tipologia di cablaggio invece sfrutta la connessione in fibra ottica per tutto il tragitto, partendo dalla centrale fino all’accesso domestico alla rete. Va da se che questa seconda categoria risulti molto più performante della precedente co una velocità massima raggiungibile di 1 Gbps.