Pagamento POs

Il progetto del Governo italiano da lanciare con il decreto di agosto, che sarà varato sicuramente entro questa settimana, prevederà una spinta ai consumi da almeno 2 miliardi, con un bonus legato ad alcuni tipi di spese con carte e bancomat effettuate da qui a fine 2020. Inoltre, si sta cercando di incentivare, con uno sconto a carico dello Stato, gli acquisti nel settore dell’abbigliamento o degli elettrodomestici, ossia quelli che risultano maggiormente sofferenti in questo periodo. Non è ancora stato stabilito il meccanismo di sconto, se sarà con una carta o con rimborsi ai contribuenti. Quello che è certo che che il Coronavirus ha accelerato l’uso delle transazioni elettroniche come mai prima d’ora.

 

 

Pagamenti POS: le transazioni saranno sempre tracciate. L’Italia ancora lontana dal modello cashless?

Questa trasformazione porterà dei lati positivi e negativi a cui probabilmente l’Italia non era ancora pronta, probabilmente siamo ancora lontani dal cashless society. Ci sarà una costante lotta costante ai contanti, e da questo punto di vista non può fare altro che giovarne la battaglia all’evasione fiscale. Infatti, dal 1° luglio, è entrato in vigore il limite massimo di 2.000 euro per le transazioni fisiche. Tuttavia, il nostro Paese è ancora lontano dal dire addio al contante nonostante la stimolazione all’uso di carte e bancomat. Nonostante l’Italia sia il paese con il maggior numero di POS a disposizione, i pagamenti elettronici sembrano non voler ancora diffondersi.

L’Italia, dunque, sembra rimanere terzultima in Europa per numero di transazioni pro-capite con carta (nel 2008 era ventesima). Rimane alla stessa velocità abbastanza contenuta nella direzione di una cashless society, con solo Romania e Bulgaria più lente nella corsa.

VIACorriere
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