La Legge 104 nata per assistere e favorire i diritti dei portati di handicap ha una tutela specifica in materia previdenziale e prevede pensioni anticipate per chi ne è titolare. La legge in questione ha altresì lo scopo di fornire un’adeguato sostegno al disabile ed alla sua famiglia tanto che i suoi benefici sono concessi anche ai parenti che si occupano personalmente dei familiari con difficoltà. Trattandosi di disabilità deputate come gravi è legittimo che si parli di pensioni anticipate volte a favorire il ritiro dall’attività lavorativa prima del termine ordinario.
I soggetti che possono richiedere la 104 sono i non vedenti, i sordi, i disabili con handicap psichico o mentale e i soggetti che hanno capacità motorie ridotte. Inoltre prevede l’opportunità di ottenere permessi lavorativi retribuiti per i familiari che accudiscono i parenti disabili e che sono totalmente a carico Inps. Con il decreto Cura Italia, durante il lockdown, i 3 giorni di 104 ordinari concessi ai familiari sono stati aumentati fino a 18 per favorire il tempo di assistenza da dedicare durante i giorni di chiusura.
Tutti coloro che sono titolari della Legge 104 hanno diritto ad andare in pensione anticipatamente. La pensione anticipata
è però destinata unicamente ai dipendenti del settore privato e precede di 5 anni quella ordinaria. Affinché ne possano avere accesso devono altresì rientrare nei seguenti requisiti: limite d’età di 61 anni per gli uomini e 56 per le donne, versamento di almeno 20 anni di contributi ed un’invalidita riconosciuta all’80%. Per i dipendenti pubblici invece è prevista una pensione di inabilità che si distingue in parziale o totale. Nel primo caso sono richiesti almeno 15 anni di contributi e 5 anni nel secondo.Nei casi definiti gravi, la pensione anticipata è concessa anche al lavoratore che assiste un familiare disabile. In questo caso la pensione verrà attribuita attraverso Quota 41 o Ape Sociale. Per Quota 41 sono previsti 41 anni di contributi e dodici mesi di contribuzione versati prima dei 19 anni. Per Ape Sociale invece il requisito è avere 63 anni e 30 di contributi. In entrambi i casi la concessione di pensione anticipata rimane legata alla valutazione del medico legale che stabilisce l’effettiva e grave disabilita del familiare del quale si diventa tutore.