Così come per gli smartwatch, di cui sappiamo praticamente tutto, anche il Galaxy Note 20 è stato rivelato in anticipo e le nuove feature non hanno più segreti.
Tra le nuove funzionalità dei Galaxy Note 20 dovremmo trovare gli avanzatissimi display LTPO. Questi schermi permettono di usare un refresh rate variabile da 1Hz a 120Hz, stessa frequenza raggiungibile dal Galaxy S20 Ultra 5G.
La novità dei pannelli di questo tipo, introdotti da Apple sui prodotti wearable, è che riescono ad adattare la frequenza di aggiornamento dello schermo a seconda dell’attività che stiamo svolgendo con il dispositivo. Nel caso in cui il display fosse in modalità Always-On, si attiverebbe la modalità a 1hz, per permettere la visualizzazione corretta dei contenuti ed evitare che l’impatto sulla batteria sia troppo alto. Mentre si è nel mezzo di una sessione gaming invece, il dispositivo avrebbe la possibilità di aumentare il refresh rate a 120hz, per restituire un’esperienza senza compromessi.
Altra novità che verrà introdotta con il Galaxy Note sarà la tecnologia UWP, o Ultra-wide band technology. Una valida alternativa allo standard NFC attuale, con velocità di trasferimento molto più veloci rispetto a quelle a cui siamo abituati. Ancora non si sa precisamente cosa è in grado di rendere questa modalità così veloce, ma i rumor e le speculazione si rincorrono. Non resta che scoprirle durante la presentazione!
Ci sono numerosi rumor anche per quanto riguarda il lato processore. Sono in molti a sperare un passaggio a Snapdragon, ma tutto lascia presagire l’utilizzo degli ultimi processori Samsung Exynos 990. La ram dovrebbe essere di 16gb, mentre la memoria interna ammonterebbe a 128gb. Presenti quasi sicuramente la ricarica rapida, la ricarica wireless normale e inversa e il supporto al 5g.
Molte le speculazioni per quanto riguarda il prezzo: visti i precedenti ci si dovrebbe attestare intorno ai 1000 euro. Molte voci ipotizzano 999€ per la variante 4g, 1099€ per la variante 5g e 1349€ per la versione Ultra.
Domani troveremo conferma nella veridicità o meno di tutte queste informazioni “rubate” durante questi mesi di attesa.