Ormai tutti i browser a disposizione dei nostri device sono forniti di una modalità incognito. Eppure ogni browser presenta delle piccole diversità ma, in generale, ognuna delle modalità incognito messe a disposizione garantisce la non registrazione di cronologia e cookie.
I cookie sono dei file di testo creati automaticamente durante la navigazione in cui si registrano le preferenze di navigazione oltre ad alcuni dati. Se però state cercando uno strumento per migliorare le difese alla vostra privacy e volete capire se la navigazione in incognito sia la soluzione giusta ecco quello che dovete sapere.
Modalità incognito: le possibilità e i limiti della navigazione privata
Come detto in precedenza la navigazione in incognito blocca il salvataggio sia della cronologia che dei cookie. Per fare un esempio pratico delle conseguenze del mancato salvataggio di questi file basta prendere ad esempio il carrello di un qualsisia negozio di e-commerce; se si sta navigando in modalità incognito il carrello verrà cancellato alla chiusura della pagina. Di contro la stessa cosa succederà nel caso di accesso ad una cartella di posta, una volta chiusa la finestra i cookie saranno cancellati e sarà necessario effettuare nuovamente il login.
La navigazione in incognito presenta però dei limiti al livello di anonimato che può garantire sul Web; non può ad esempio nascondere l’indirizzo IP durante la navigazione ne il browser utilizzato. La navigazione in incognito non fornisce inoltre nessuna barriera alla possibilità dei provider di visionare la cronologia delle navigazioni. Per ottenere un livello di privacy così elevato la soluzione migliore è quella di impiegare un servizio di reti VPN, uo strumento in grado di nascondere l’indirizzo IP dei nostri dispositivi.