Anche in estate continuano ad arrivare numerose segnalazioni di truffe che vedono Enel, suo malgrado, come protagonista. Attraverso telefonate anonime o visite in appartamento molti malintenzionati cercano di elargire somme di denaro a persone – spesso anziane – legate con un contratto alla società energetica.
Enel, la truffa del finto call center ha già rovinato molti italiani
Particolare attenzione gli italiani devono fare alla truffa del finto call center. Con la scusa di bollette non pagate, i trasgressori si mettono in contatto con le vittime. La tecnica è quella di chiedere direttamente il saldo delle fantomatiche bollette con metodi e recapiti che non hanno alcun legame con Enel. E’ stato segnalato che in alcuni casi, queste telefonate dai finti call center, degenerano anche in minacce da parte del trasgressore verso la vittima.
Per difendersi da ogni tentativo di sopruso è necessario fare attenzione ad alcuni punti. In primo luogo, gli operatori di Enel non notificano un mancato per call center, ma tendono sempre ad inviare comunicazione scritta a mezzo posta. Altra caratteristica da valutare: qualora la chiamata proviene da numero anonimo, l’operatore non ha alcun legame con Enel. Il team della società energetica, infatti, comunica con i clienti sempre con rete ben tracciabile.
Oltre alla tecnica del finto call center, sempre le persone anziane devono fare particolare attenzione alle visite a casa dei presunti collaboratori Enel. Nel dopo lockdown, sono ritornare le truffe del porta a porta.
Anche qui ci sono alcuni metodi per evitare di perdere soldi. C’è da sapere, innanzitutto, che i collaboratori di Enel – qualora presentino nuove offerte a domicilio – non sono tenuti in alcun modo ad accettare soldi in contante. Allo stesso tempo tutti i rappresentanti della compagnia energetica devono essere muniti di tesserino che certifica i legame diretto con Enel o con altre agenzie incaricate.