Durante il lockdown l’ipotesi della nuova imposta patrimoniale ha fatto breccia nelle menti di tantissimi italiani che hanno deciso di dare per buone alcune dichiarazioni non ufficiali. Si è parlato di una “tassa sul reddito” che nelle intenzioni degli informatori avrebbe intaccato il patrimonio dei più virtuosi. In pratica, personalità fisiche. giuridiche ed aziende potevano essere chiamate a versare una quota necessaria a garantire la stabilità economica di un Paese in deficit.
Si è trattato di una misura del tutto ipotetica ed infatti è prontamente giunta la smentita per una fake news ben costruita. Non ci sarà alcuna tassa da pagare, così come sancito di recente dalla Vice Ministra dell’Economia Laura Castelli, intervenuta su Facebook a tranquillizzare gli animi dei risparmiatori e degli investitori. Ecco che cosa è stato detto.
Il Ministero dell’Economia tranquillizza gli italiani: non ci sarà alcuna patrimoniale
“In queste ore, gira con insistenza, nelle varie chat, l’ennesima bufala. Voglio dirlo con forza, non c’è nessuna “Virus Tax”. Abbiamo chiuso un decreto con le risorse deliberate dal Parlamento, che ha autorizzato uno scostamento dei saldi di bilancio di 25 miliardi. Chiunque voglia speculare con false notizie su eventuali tasse, si metta la mano sulla coscienza. Non c’è nulla di più falso.
In un momento particolarmente delicato per il Paese, mi sento di chiedere un aiuto anche al mondo dell’informazione per isolare le fake news. Noi, maggioranza e opposizione, stiamo collaborando, più che mai, per mettere in campo tutte le misure necessarie a fronteggiare gli effetti del coronavirus, sia dal punto di vista sanitario, che da quello economico. Faremo tutto quello che serve per sostenere l’Italia e gli italiani.”
Chiamasi, quindi, bufala quella che poteva verosimilmente passare come una manovra necessaria al contrasto del deficit pubblico previsto al -12% su base annua. Lo Stato prevederà ulteriori strumenti per il pareggio di bilancio, statisticamente previsto soltanto per il 2022 dopo una disastrosa pandemia.