Scienza e Tecnologia

Asteroide in arrivo: non volevano farci sapere dell’evento, ecco la data

Volevano tenerci all’oscuro di tutto per paura della potenziale isteria di massa scatenata da un enorme asteroide in rotta verso la Terra. Le sue dimensioni fuori dal normale hanno impensierito gli scienziati che dopo alcune analisi hanno decretato rischio zero per la probabilità di impatto sul suolo terrestre. A seguito del resoconto è stata diffusa la data ufficiale del 13 Aprile 2029 con informazioni aggiuntive sul tragitto che compirà e che lo renderà visibile ad occhio nudo in alcune aree del pianeta. Ecco i dettagli.

 

Asteroide in arrivo sulla Terra: per fortuna non si schianterà, sarebbe stato un disastro

Poteva essere una vera catastrofe la collisione di 99942 Apophis tra le cui caratteristiche morfologiche figurano 460 metri di lunghezza per 167 metri di larghezza. Poco convenzionale considerando meteoriti standard generalmente aventi diametro compreso tra 4 e 9 metri. Si collocherà ad appena 30.000 Km di distanza dalla superficie, ovvero “più vicino di alcuni dei satelliti in orbita attorno al nostro pianeta”.

Paul Chodas – direttore del Centro per gli studi sugli oggetti della Terra del JPL – ha chiarito che:

Apophis è un rappresentante di circa 2.000 asteroidi potenzialmente pericolosi attualmente noti“.

Dalla stazione aerospaziale della NASA fanno sapere che l’evento sarà qualcosa di mai visto prima d’ora. Lo studio consentirà di delineare un profilo del corpo astrale con il preciso intento di finalizzare un piano di difesa planetaria nell’eventualità di un ritorno “poco pacifico”.

Secondo lo scienziato radar del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Marina Brozovićl:

L’approccio ravvicinato dell’Apophis nel 2029 sarà un’incredibile opportunità per la scienza. Con l’uso di elescopi ottici e radar sarà possibile osservare i dettagli superficiali di pochi metri.“

Possiamo dormire sonni tranquilli visto e considerato che esiste 1 possibilità su 100.000 che si possa verificare uno schianto. I tecnici stimano che l’ammasso planetario convergerà in direzione degli Stati Uniti attraversando l’Australia passando dall’Oceano Indiano al Pacifico.

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Pubblicato da
Domenico