Quando si parla di WhatsApp si parla gioco forza anche di privacy e di sicurezza. Sulla piattaforma di messaggistica istantanea da sempre gli utenti sono chiamati a condividere informazioni personali e riservate. Più volte, nella storia del servizio, si sono verificati episodi di violazione degli stessi dati.
Rispetto agli anni iniziali della sua attività, WhatsApp ha ampliato gli strumenti a tutela degli utenti, tra la crittografia end-to-end e l’accesso con Touch ID o Face ID. Tuttavia, nonostante tali garanzie, continuano a circolare messaggi pericolosi in grado di rubare informazioni preziose.
WhatsApp ed il pericolo garantito da questi messaggi.
Da inizio anno, specie da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, si sono moltiplicati i messaggi rischiosi per gli utenti. Ora le fake news sullo stesso Covid, ora con false indiscrezioni sul futuro di WhatsApp (ad esempio, il ritorno degli account a pagamento), gli utenti sono chiamati a cliccare su un fantomatico link in allegato agli stessi messaggi. Cliccare sul link di queste comunicazioni potrebbe rappresentare un vero e proprio boomerang per la propria sicurezza.
I malintenzionati mettono, infatti, in pratica una classica azione di phishing. Attirando gli utenti al link, l’obiettivo è quello di rubare le informazioni riservate. Tale metodo è stato già determinante per hackerare migliaia di profili in poche settimane. Per evitare ogni genere di inconveniente, in primo luogo è necessario selezionare i contatti con cui si parla su WhatsApp. In seconda battuta, laddove c’è la sensazione di aver ricevuto messaggi criptici o dubbi, è necessario eliminare subito il contenuto.