Le banche europee che ora si trovano ad affrontare i risvolti della situazione sono ben quindici. Avendo prestato loro ben 1.75 miliardi di euro alla società tedesca finita nell’occhio dell’inchiesta, i soldi risultano essere praticamente irrecuperabili a seguito della dichiarazione di insolvenza della stessa società.
Tra i più noti istituti bancari non possono non essere fatti i nomi della Commerzbank, ING
e Credit Agricole.Per quanto concerne la prima, gli accantonamenti nati a causa della pandemia globale (coronavirus) non sono stati nulla a confronto di quelli nati dalla situazione Wirecard: ben 133 milioni contro i successi 175. Per una perdita totale considerevole e non per niente di nulla conto. Lo stesso può esser detto per ING, la quale ha registrato una perdita di 175 milioni di euro a sua volta. Leggermente migliore può esser ritenuta la sorte di Credito Agricole che attraverso i dati rivelati da Bloomberg attesta di aver perso circa 110 milioni di euro.
Un conto salatissimo ammontante a circa 460 milioni di euro ma che è destinato a salire: d’altronde gli istituti del consorzio non hanno ancora pubblicato i loro conti, i quali non saranno sicuramente più rassicuranti.