Burns avrebbe progettato un motore in grado di far raggiungere ai razzi propulsori una forza che permetterebbe di raggiungere la velocità della luce; per di più senza l’utilizzo di carburante. Il progetto dell’ingegnere si basa sull’utilizzo dell’alterazione di massa, tipiche della velocità della luce, per permettere al suo motore elicoidale di funzionare.
Le ricerche di Burns, pubblicate online nella biblioteca digitale della NASA, si basano sul principio che un corpo lanciato a velocità prossime a quelle della luce
guadagni massa; lo studio si basa dunque su uno dei tanti principi postulati da Einstein nella sua relatività e sarebbe in linea teorica possibile. L’idea dietro il motore elicoidale prevede l’utilizzo di un acceleratore di particelle, dalla forma elicoidale; in questo motore gli ioni vengono accelerati quando viaggiano in una direzione e rallentati durante il percorso inverso.Questo processo permetterebbe, grazie alla variazione di massa degli ioni, di “creare movimento” per la nostra astronave. Questo tipo di motore delle dimensioni di 200 metri sarebbe in grado, secondo i calcoli dell’ingegnere, di generare circa 1 Newton di energia, davvero poca roba se sulla terra ma grazie all’assenza di attrito dello spazio il continuo processo di accelerazione potrebbe far raggiungere la velocità della luce.