A differenza degli autovelox, i tutor misurano la velocità media tra due punti. Sono segnalati da apposite segnaletiche informative. I sensori registrano i dati vettura al punto di ingresso ed al punto di uscita fornendo il dato medio sulla velocità. Viene immortalata anche la targa. La tolleranza massima è del 5% che nel caso di autostrada (130 Km/h) significa poter andare al massimo a 136 Km/h. Inutile tentare di ingannare i sensori passando a folle velocità o nella corsia di emergenza. La multa arriva, garantito. Meglio tenere sotto controllo il quadro della propria auto o usare app come Google Maps per valutare al meglio l’andatura.
Un errore che molti commettono è considerare che i tutor
siano solo in autostrada. Sbagliato. Esistono anche installazioni alternative in aree con lunghi rettilinei, dove il limite di velocità non è più di 130 Km/h. In tal caso bisogna rifare i conti. Si scopre che la sorveglianza può essere attiva anche in strade extra urbane primarie e secondarie dove il limite scende anche a 70 0 90 Km/h. Bisogna fare attenzione e guardare bene le indicazioni dei cartelli in strada.Non hai seguito le indicazioni? Ora sono dolori. Le multe. Entro i 10 Km/h oltre il limite la contravvenzione va da 41 a 168 euro, tra 10 e 40 km/h si sale da 168 euro a 674 e in più vengono decurtati 3 punti dalla patente. Tra i 40 e i 60 km/h di eccesso parte la pena accessoria con sospensione della patente da 1 a 3 mesi con 6 punti in meno oltre la multa che va da 527 euro a 2.108. La sanzione massima scatta sopra i 60 km/h di eccesso con sospensione della carta di circolazione da 6 mesi ad un anno, 10 punti in meno e sanzione amministrativa da 821 a 3.287 euro.