La domanda è obsoleta, ma sembra andare sempre di moda: quali sono le banche italiane più sicure? Quest’anno sembra che il tema sia tornato sulle prime pagine dei quotidiani nazionali essendo che sono emerse le difficoltà di alcune banche. Alcune ricorrenti crisi hanno imposto agli italiani di farsi nuovamente delle domande sullo “stato di salute” delle banche a cui si sono affidati, evitando di conseguenza il rischio di continuarsi ad affidare a delle banche poco solide. A causa del Coronavirus l’argomento sembra essere ancora più caldo.
Tempo fa, la banca rappresentava per tutti i cittadini un luogo estremamente sicuro dove affidare tutti i propri averi, ma purtroppo i continui fallimenti e salvataggi dell’ultimo momento di alcuni istituti non danno agli italiani una certa tranquillità in merito.
Attraverso uno studio di alcuni particolari parametri è possibile definire quali sono le banche italiane più sicure rispetto ad altre. Tra questi parametri ci sono sicuramente la quantità di crediti deteriorati che l’istituto ha in bilancio, ossia di tutti quei prestiti che le banche hanno concesso ma che i debitori non riescono a pagare. Diverse istituzioni si sono mosse al fine di sviluppare la propria classifica in merito. Dunque, di seguito ci sono le analisi più recenti, elaborate nel corso degli ultimi anni, al fine di rendere una panoramica completa su tutto l’argomento.
Prendendo di riferimento il 2019, il Supervisory Review and Evaluation Process (SREP), condotto dalla Banca Centrale Europea, ha messo in essere una classifica delle banche italiane più forti.
L’ordine è stato fatto in base alla richiesta di capitale supplementare. Più alta è stata la domanda, minore è risultata la solidità. Ecco di seguito la classifica:
La seconda classifica che vi proponiamo è quella dell’Università Bocconi di Milano che, nel 2017, ha stilato la classifica delle banche più sicure in Italia. Tra i nomi degli istituti più in salute ci sono: