Chi mai poteva immaginare che il processo di aggiornamento Boeing avvenisse con l’uso dei floppy disk? Le nuove leve del mondo digitale stentano a credere che soluzioni così all’avanguardia possano essere gestiti con soluzioni così antiquate. Mentre molte compagnie aeree si votano alla concessione del WiFi di bordo alcune restano parecchio indietro. Ecco i dettagli.
Boeing: aggiornamento via Floppy Disk, ritorno agli anni 90
Il settore dell’aviazione beneficia di innovazioni compartimentali specifiche. Ci si aspetta un upgrade costante ma non è così in tutti i casi. The Register, infatti, riporta come i Boeing 747-400 presentati nel lontano 1988 facciano ancora uso dei floppy disk per aggiornare i piani di volo ed i dati su aeroporti, piste di decollo e di atterraggio.
La notizia si basa sul video che proponiamo a fine post, dove i ricercatori di Pen Test Partners sono impegnati in un tour all’interno della cabina. Solitamente azioni di questo tipo sono severamente vietate ma dopo il Coronavirus e l’esigenza di dire addio a questi velivoli è stato possibile passare in rassegna l’interno dell’aereo. Qui sono presenti tutte le componenti necessarie al corretto funzionamento dell’aereo.
Si scopre la presenza di un floppy drive per la lettura dei supporti da 3,5 pollici all’interno della cabina del pilota. Tale sistema viene usato per aggiornare il database di navigazione ogni 28 giorni. Strano che nel 2020 si possano adottare soluzioni così poco all’avanguardia.
L’anno scorso l’Esercito Americano ha eliminato i floppy disk per i lanci nucleari. Ma non c’è da stupirsi che hardware di questo tipo siano ancora in voga. Una prova è fornita infatti dalla piattaforma ISS che è piena zeppa di floppy drive nonostante siano presenti soluzioni tecniche decisamente all’avanguardia.