Si parta dal presupposto che esistono diverse tipologie di intercettazioni. Ma prima spieghiamo di cosa si tratta: la captazione di un discorso al quale non si è presenti fisicamente e senza che le persone coinvolte sappiano di essere ascoltate. Ma come dicevamo, ne esistono due diversi tipi: quella ambientale, tramite il posizionamento di cimici, che prevede la captazione di tutte le conversazioni in un luogo ben specifico o di una persona. E poi c’è quella telefonica vera e propria, che consente di mettere sotto osservazione una linea telefonicae di captare tutte le conversazioni a distanza. Da poco è stata introdotta anche una terza opzione, che prevede l’intercettazione delle comunicazioni informatiche o telematiche
di un dispositivo.Ma allora il pericolo di essere ascoltati o spiati è reale? In realtà non proprio. Essendo l’intercettazione una violazione grave del diritto alla privacy di un individuo, non può essere avviata o autorizzata se non dietro richiesta del pubblico ministero e del giudice e solo in casi ben specifici previsti dalla legge italiana. In particolare, l’intercettazione può essere autorizzata solo nel caso di gravi indizi di reato, per i quali l’intercettazione può fornire ulteriori prove di colpevolezza.
Ecco alcuni dei reati che posso dare inizio all’iter per la richiesta di intercettazione: delitti non colposi, reati contro la pubblica amministrazione, reati concernenti sostanze stupefacenti, reati concernenti armi e sostanze esplosive, delitti di contrabbando, reati di minaccia, usura, abusiva attività finanziaria, manipolazione del mercato, molestia o disturbo alle persone col mezzo del telefono, delitti di pedopornografia e adescamento di minorenni, delitto di stalking. Queste sono alcune dei possibili reati, quindi potete dormire sonni tranquilli. Il vostro telefono non verrà intercettato per ascoltare i segreti che confidate ai vostri amici o alla vostra famiglia.