Oltre due milioni di euro sono stati trafugati dalle tasche di ignari clienti ENEL per intervento di una fantomatica società tedesca. Aveva promesso un risparmio netto del 30% per la fornitura di energia elettrica. La Procura ha scoperto la truffa che ha coinvolto 150 vittime tra gli imprenditori. Ecco che cosa è successo.
Una truffa colossale per i clienti ENEL: persi 2 milioni di euro
Grande è stata la rabbia di alcuni clienti nell’apprendere della nuova frode che ha portato all’arresto di Nicolò Regina ed altri tre parenti. Nello specifico sono stati inflitti quattro anni al protagonista e due anni e quattro mesi alla moglie Veronica Rosa, la sorella Carmela Regina e la madre Anna Gianmarinaro. I giudici hanno stabilito il vincolo del risarcimento in sede civile per Enel Energia ed ENEL Servizio Elettrico, costituitesi parte civile nel processo in affiancamento all’avvocato Massimo Motisi.
Regina, arrestato a Mondello dopo la sentenza del Tribunale di Milano per altri fatti ad esso ascritti, era stato fermato dalla Guardia di Finanza nel maggio 2015 dopo un’indagine della durata di sei mesi seguitata ad una denuncia da parte di un imprenditore e del fornitore di servizi ENEL. Nell’occasione 150 persone erano state truffate convinte di passare alla società low-cost. Nel mirino del malvivente sono ricaduti titolari di centri sportivi, bar e ristoranti. Pare che questi avessero versato direttamente le somme richieste per le bollette false.
L’accusa è stata quindi confermata dopo le indagini del GUP e la sentenza della Corte d’Appello in quarta sessione. Questa volta è andata bene. Lo stesso non si è potuto dire per coloro che di recente sono stati sorpresi a truccare i contatori. Anche nel caso in esame è sopraggiunto l’arresto per alcune persone della Capitale.