Ogni cittadino italiano e contribuente dello Stato, conosce sicuramente Equitalia, la nota agenzia amministrativa che esegue sotto le spoglie dell’attuale Agenzia delle Entrate e si occupa di gestire tutta la parte amministrativa della riscossione fiscale, dalle multe alla riscossione fiscale.
A quanto pare la nota agenzia ha deciso, forse per la prima volta nella sua storia, di sorprendere i cittadini in modo positivo con una buona notizia, magari legata alla necessità di aiutare la popolazione a riprendersi dopo un periodo veramente duro dal punto di vista economico, ovviamente parliamo dell’emergenza Coronavirus.
A seguito di una sentenza della Corte di Cassazione, tutte le pendenze economiche contestate ai contribuenti nel decennio 2000-2010 saranno annullate, parliamo a stretto giro dei debitori di multe e bollo auto.
Una decisione storica ma con possibili ripercussioni
Sembra fantasia ma è realtà, a seguito dell’Ordinanza n. 28072/2019 trova applicazione la clausola pace fiscale, la quale abbuona circa 1000 euro a tutti coloro che davanti a tasse o multe da dover pagare si sono girati dall’altra parte, dandola vinta agli evasori e accendendo un ardente dibattito con coloro che si sono sempre svenati per pagare le tasse e che ora si sentono ingiustamente danneggiati da tale decisione.
Il leghista Matteo Salvini ha espresso la sua profonda approvazione ritenendo tale procedura un’ottima manovra per dare una mano alle famiglie provate dalla crisi sanitaria alleggerendo il carico fiscale, anche se, dall’altro lato della barricata, il premier Conte sottolinea un cenno di disapprovazione con quanto accaduto.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri infatti ha espresso come aver attuato questa manovra vada a creare un precedente non indifferente, andando a incentivare l’atto di reato di evasione fiscale.
In definitiva si tratta di una decisione che farà discutere molti e manterrà un acceso dibattito tra coloro che gioveranno indubbiamente del cambiamento e coloro che, in regola con tutti i pagamenti, si vedranno beffati.