TikTok È proprio un brutto periodo per TikTok, il social network cinese la cui app è stata accusata più volte di spiare i propri utenti. Il presidente americano Donald Trump ha emanato l’ordine esecutivo e adesso e solo questione di tempo. Entro la metà di settembre o TikTok diventerà di possesso di un’azienda americana oppure sparirà dagli store digitali sia di Apple che di Google.

La prima della lista a tentare l’acquisto del social network di Bytedance è Microsoft anche se la stessa Twitter e Netflix hanno dimostrato il proprio interesse. L’accusa a TikTok si basa sulla possibilità che l’App sia un cavallo di Troia del governo cinese per spiare milioni di cittadini americani. Il collegamento diretto tra il social network e il governo cinese non è stato mai dimostrato; tuttavia secondo il Wall Street Journal l’applicazione è stata in grado di accedere a gli indirizzi MAC dei dispositivi Android fino a novembre.

TikTok: la difesa della società

 

Per difendersi dalle accuse che Bytedance ha dipinto l’operato della propria app come una misura antispam dicendosi anche disponibile a rimuoverla. Va però ricordato come pratiche del genere non siano appannaggio esclusivo di TikTok. Circa due anni fa la compagnia di Mark Zuckerberg dovette rimuovere dall’AppStore di Apple l’applicazione Onavo Protect.

Ufficialmente un servizio di VPN per la protezione dei propri dati, in realtà l’app funse da cavallo di Troia nella strategia che portò all’acquisto di WhatsApp da parte di Facebook. Insomma la pratica di TikTok è di sicuro un’azione scorretta che tuttavia rientra in una struttura già ben rodata in cui le grandi compagnie non rispettano minimante la privacy degli utenti.

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