Un primo accenno alla situazione attuale era stato mostrato indirettamente tramite la serie televisiva, realizzata da Sky in collaborazione con HBO, in cui proprio venivano raccontati nel dettaglio i fatti avvenuti nel lontano Aprile 1986, quando il reattore 4 diffuse nell’aria un ingente quantitativo di gas tossici (in grado di creare una nube che ha coperto l’Europa intera).
Essendo un disastro ambientale molto esteso, recentemente alcuni ricercatori, tra cui annoveriamo Katriny Meusgurger, hanno portato avanti degli studi per capire quanto i paesi limitrofi, Italia inclusa
, siano ancora radioattivi.Secondo la suddetta, infatti, è “molto importante conoscere il livello di radioattività della crosta terrestre, un valore che cambia di molto di area in area, e per sapere come comportarsi per evitare il più possibile degli effetti accessori sugli esseri umani”.
Stando a quanto scoperto, ad oggi le uniche aree in cui non è possibile coltivare o far pascolare il bestiame sono quelle limitrofe a Chernobyl. Le radiazioni nel resto d’Europa sono in fortissimo calo, le rilevazioni sono state decisamente accurate grazie alle nuove strumentazioni, evidenziando una possibile ricaduta con una percentuale pari a solo l’1% di probabilità.
Una possibilità decisamente remota, un segnale che, al netto delle zone limitrofe a Chernobyl, possiamo finalmente iniziare, già da oggi, a dormire sonni davvero tranquilli.