Uno degli argomenti di discussione più bollenti di questo 2020 oltre all’emergenza sanitaria legata al Coronavirus è stato sicuramente il 5G, la nuova rete dati di quinta generazione ha infatti spaccato in due la community, creando due fazioni di cui è convinta della totale non pericolosità della rete e chi invece, in preda magari al panico generato da fake news, resta convinto che le altre frequenze usate per il 5G siano dannose per la salute.
Partiamo dall’inizio, la nuova rete dati di quinta generazione andrà presto a diventare il nuovo standard di riferimento, con il 4G che invece diventerà un tappabuchi per le zone scoperte, esso porterà con se delle prestazioni davvero incredibili unite ad una latenza nell’ordine di qualche millisecondo, questo grazie a due fattori, in primis le nuove antenne di tipo mimo che andranno a modulare il segnale nella direzione dell’host che richiede, una sorta di ottimizzazione elettromagnetica, in secundis grazie alle onde usate, le quali avranno tre bande ad alta frequenza principale, 700Mhz, 3600Mhz e 26Ghz.
Proprio quest’ultime sono a preoccupare gli utenti più scettici, i quali credono che le alte frequenze possano andare a creare danni a livello del DNA cellulare, portando quindi a malattie genetiche e tumori.
Il DVBT2 ci spiega perchè non c’è d’aver paura
Partendo dal presupposto che non esistono attualmente studi scientifici che correlino il 5G allo sviluppo di malattie, se volete un dato oggettivo in più basta pensare al DVBT e al DVT2, il vecchio e quello che sarà il nuovo standard per il digitale terrestre.
Nei prossimi anni avverrà gradualmente il passaggio dal vecchio al nuovo standard, un passaggio necessario sia per un aggiornamento tecnologico atteso e dovuto, sia perchè proprio questo switch, libererà le frequenze necessarie al 5G per poter funzionare.
In parole povere le frequenze che userà il 5G sono le stesse identiche che utilizza ora, e non utilizzerà più, l’attuale digitale terrestre, le quali fin’ora non hanno mai fatto male alla salute di nessuno.
Se quindi avete paura potete stare tranquilli, infatti non cambierà nulla, le frequenze saranno le stesse, solo che invece di essere usate per il DVBT, saranno usate per il 5G.