#FreeFortnite è tra gli hashtag più popolari di questi ultimi giorni. Lanciato dalla Epic Games lo scorso 13 agosto, chi vuole schierarsi a favore della casa di sviluppo nella lotta contro le restrizioni anti-concorrenziali di Apple e Google sui mercati dei dispositivi mobile, può adesso farlo condividendo l’hashtag sui Social.
Ma facciamo un passo indietro. Cosa ha spinto Epic Games ad agire in questo modo? E perché sia Apple che Google hanno rimosso Fortnite dai propri Store, impedendo ai giocatori di tutti il mondo di scaricare ed eseguire uno dei giochi più popolari di sempre? Tutto avrebbe avuto inizio da un recente aggiornamento di Fortnite, che permette agli utenti di effettuare acquisti in-app pagando direttamente la casa di sviluppo, bypassando i sistemi di pagamento di Apple e Google. In questo modo, i due colossi perdono la percentuale del 30% che riscuotono su ogni mini-transazione
effettuata all’interno di Fortnite.Sia Apple che Google (quest’ultima a distanza di qualche giorno da Apple) hanno deciso dunque di rimuovere l’app di Fortnite dai propri Store, non solo impedendo ai giocatori di scaricare il titolo sul proprio smartphone, ma anche di aggiornare il gioco alla Stagione 4. Chi è già in possesso di Fortnite sul proprio smartphone Android o iOS può dunque continuare ad eseguire il gioco, ma non potranno accedere ai nuovi contenuti della nuova Stagione e al suo Battle Pass.
Epic Games ha dunque fatto causa sia a Google che ad Apple, accusando entrambe le aziende di violare le norme antitrust e sostenendo che le restrizioni sui pagamenti costituiscano un monopolio. La battaglia contro Apple passa anche attraverso un filmato realizzato dalla Epic Games, parodia dello spot “1984” che il colosso di Cupertino realizzò per sfidare, con i suoi computer, il monopolio di Ibm, citando il romanzo di George Orwell.