Le truffe telefoniche sono tornate ad invadere la quotidianità degli utenti: dopo i tentativi di vishing, anche quelli perseguiti dai call center o da operatori fittizi hanno conosciuto un ritorno alla vita e purtroppo, bisogna prestare particolare attenzione. Capaci di attivare a proprio discapito delle offerte telefoniche o dei piani energetici senza un reale consenso, queste truffe rimangono nell’ombra fino alla fine del mese, quando poi le bollette iniziano ad arrivare a casa e le recessioni dei contratti portano con loro delle more.
Call Center: attenzione alle chiamate, ma soprattutto a come si risponde
Sebbene sia vero che non tutti i call center operino in tal modo, purtroppo un piccolo numero di questi gioca ancora a truffare il prossimo ed il tutto per poter portare a casa un numero di attivazioni al mese più o meno alto.
A discapito degli utenti, dunque, è tornata a far capolinea la famigerata “truffa del sì“, la quale conta un montaggio in post chiamata che sfrutta un semplice “sì” fornito durante la telefonata per far apparire il cliente interessato all’attivazione di un nuovo contratto. Ovviamente tali prassi si configura come illegale, eppure in un modo o nell’altro ancora oggi vi sono società che la applicano.
Al fine di rimanere incolumi, dunque, le possibilità riservate ai cittadini sono due:
- evitare di rispondere con un “sì” ad ogni genere di domanda, anche la più innocua;
- installare sul proprio smartphone un’applicazione in grado di bloccare i call center e le chiamate di spam, qua per sapere quali.