La nuova versione del Digitale Terrestre sta mutando la forma del sistema televisivo. Le nuove opzioni per lo streaming TV ed il nuovo IPTV hanno stravolto la nostra visione dei contenuti adattandoli ad un accesso del tutto nuovo. Ma tanti non riescono a rinunciare al DVB T2. Si parla del nuovo standard di trasmissione dei contenuti televisivi che con la versione 2.0 guadagnano novità interessanti per tutti.
Il nuovo aggiornamento del segnale è partito a Giugno 2020 con l’obiettivo di completarsi per tutti gli italiani entro un biennio al massimo. Ciò comporterà la nascita di nuovi canali RAI e Mediaset, cui si potrà accedere soltanto seguendo le seguenti indicazioni.
DVB T2: cosa cambierà con la nuova linea televisiva?
A cambiare sarà sopratutto la qualità dei contenuti trasmessi su RAI 1, Canale 5, Italia 1 e tutti gli altri canali pronti ad esporre il logo HD che li identificherà in maniera univoca. Si andranno a perdere i canali in definizione standard che al momento creano confusione durante la fase di transizione.
Gli attuali decoder diventeranno inusabili a causa della mancata compatibilità con il codec HEVC. Per trasportare il segnale HD si utilizzeranno nuove frequenze che relegheranno gli attuali 700 MHz a ruolo primario nel contesto della rete 5G.
Posso ottenere subito i canali gratuiti in HD?
La risposta alla precedente domanda si ottiene in meno di un minuto grazie al test gratuito che la rete televisiva offre ai canali 100 e 200 del Digitale Terrestre. Attraverso il nuovo sistema è possibile ottenere il riscontro diretto con esito negativo o positivo. Nel secondo caso si presuppone che si abbia un televisore datato postumo al 1 Gennaio 2017 o comunque un decoder DVB T2 esterno già in funzione.
In caso di incompatibilità è possibile cambiare TV passando ad un modello più recente con display HD e supporto integrato diretto alla seconda versione della TV Digitale oppure un semplice decoder. Se si sceglie questa ultima opzione è possibile ottenere subito il decoder Gratis sulla base dei Bonus TV concessi dal Ministero per lo Sviluppo Economico.