L’app Instagram ad oggi è una delle più utilizzate sul panorama dei social. Difatti è giunta addirittura a superare la più conosciuta Whatsapp. La prima citata nasce dalle menti di Kevin Systrom e Mike Krieger e nel settembre del 2011 viene aggiornata su App Store con la versione 2.0. Tale aggiornamento porta all’applicazione iniziale nuovi filtri, foto ad alta risoluzione, cornici opzionali, rotazione delle foto in un solo click ed un nuovo logo. Più avanti viene adottata da Mark Zuckerberg, il quale acquisisce in aggiunta 13 impiegati da parte di Facebook, per la modica cifra di 1 miliardo di dollari divisi tra denaro e azioni.
Ad ogni modo, col passare degli anni, l’app è stata utilizzata anche per insultare attraverso i commenti sotto alle foto o i video. Fortunatamente però, facendo uso di una lista di parole chiave che possono risultare offensive, è possibile bloccarli. Ma come funzionano esattamente?
Gli account molesti possono essere bloccati così come i commenti. Per farlo basta cliccare su Commenti e selezionare l’opzione nascondi commenti inappropriati, questo nasconderà tutti i commenti che contengono una lista standard di parole pericolose. Tale lista si può modificare in qualsiasi momento, anche se in inglese.
Kevin Systrom, il co-fondatore e Ceo di Instagram, ha riportato: “A volte i commenti che le persone ricevono possono essere poco appropriati. Per responsabilizzare ogni individuo, ci sentiamo in dovere di promuovere una cultura in cui ognuno si sente sicuro di essere se stesso senza paura di ricevere critiche o molestie. Non è solo un mio desiderio personale, credo sia anche una nostra responsabilità come azienda”.