Nonostante le implicazioni legali scaturite dall’uso di detti sistemi sono tanti coloro che si sono votati anima e corpo a queste procedure. Il tutto senza sapere che esistono dei rischi legali piuttosto seri se si viene beccati ad usare tali piattaforme al di fuori della Legge. Ecco come si viene rintracciati e segnalati alle autorità.
La legislazione fiscale italiana non ammette ignoranza né errori riguardo alle illegalità dovute all’uso di abbonamenti pirata. Il decreto esiste dal 1938 ed è stato ridefinito a più riprese con varie integrazioni. Secondo tale costrutto legale chiunque dispone di un apparecchio radioricevente è tenuto a pagare una quota fissa a discrezione dello Stato. Questo è il caso, ad esempio, del canone RAI. Al tempo, ovviamente, i canali IPTV non potevano esistere ma la situazione non è affatto cambiata.
In applicazione al nuovo fenomeno mediatico del cosiddetto pezzotto accessibile per vie traverse tramite gruppi di chat e Dark Web si applicano le previste sanzioni amministrative e penali con multe da 2.582,29 euro a 25.822,26 euro oltre a pena detentiva prevista fino a tre anni di reclusione.
I più noti servizi IPTV sono accessibili direttamente dal mobile, PC e Smart TV via app o attraverso comuni TV Box proprietari che concedono l’accesso al sistema VOD (Video on demand). Tra questi si ricordano:
Questi sono i più famosi ma la lista potrebbe continuare praticamente all’infinito. Il processo che offre IPTV Gratis passa per la diffusione del segnale a monte di un unico abbonamento che garantisce l’accesso a migliaia di clienti. Può avvenire per trasmissione gratuita diretta con pagamento indiretto tramite circuito pubblicitario oppure con apposito box pirata ad un costo di circa 10 euro
per avere tutti i servizi in un unico hub multimediale.
L’anonimato reale su Internet non esiste. Non è difficile essere rintracciati via IPTV. Ogni nostro dispositivo ha un indirizzo IP univoco che garantisce la possibilità di essere tracciati sempre e comunque. Alcuni utenti sono convinti del fatto di poter aggirare questo sistema ma la Polizia Postale è comunque in grado di ottenere i dati sulla connessione in Italia.
Non sono esimi da simili procedure anche i provider, gli enti governativi ed anche l’emittente che può ottenere facilmente l’indirizzo IP Pubblico che connette il nostro device alla rete. Grazie a tale info è facile risalire alla posizione GPS ed a tutta una serie di altre informazioni correlate. Un eventuale sequestro dei sistemi pirata potrebbe garantire, inoltre, l’individuazione dei profili connessi ai servizi pirata.
Molti usano VPN e Proxy per nascondere il proprio stato sulla rete pirata. Un comportamento simile potrebbe rendersi efficace a patto che i fornitori di servizio rispettino le politiche no-log e garantiscano un servizio always-on che non stacchi la rete fantasma. Il rovescio della medaglia è, in molti casi, l’uso di una rete lenta che nel caso di stream in alta definizione manifesta lag e problemi di vario tipo. Tra l’altro, non tutti i servizi IPTV Pirata consentono di utilizzare queste soluzioni.
I rischi per l’uso della TV via Internet aumentano se si utilizzano PC e smartphone come metodo di ricezione. In tal caso, infatti, la probabilità di contrarre virus è piuttosto alta oltre al fatto che è più semplice essere soggetti ad operazioni di intercettazione. Proprio per questo motivo tanti preferiscono utilizzare i sistemi illegali attraverso Smart TV con box collegato.